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262 | werther. |
entrambi: giunti ad un certo passo, i nostri cuori palpitarono d’una medesima emozione: egli era freddo, impassibile. E non è il solo caso — e non monta dirtene cent’altri — dove, e sentimenti e giudizii, non si accordano tra loro due, mentre noi c’intendiamo quasi fosse un pensier solo in due corpi.
O Guglielmo! — ed egli l’ama nondimeno con tutta l’anima sua! ed ha sacrosanto diritto d’esserne amato! — Oscura fatalità delle sorti umane!
È venuto un rompicapo a interrompermi, a distrarmi — un uomo che detesto. Le mie lagrime si sono inaridite — ho l’uggia. Addio, mio dolce amico.