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posso a meno di fermarmi a discorrere con lei, e farle, appena scostata la compagnia, qualche rimbrotto sul suo contegno dell’altro giorno. «O Werther — mi disse ella con amorevole piglio — e voi che conoscete questo cuore, voi potete interpretare sinistramente la mia confusione? Quanto io abbia sofferto per voi, dal momento che ho posato il primo passo nella sala, voi non potete immaginarlo. Io avea preveduto ogni cosa, e sono stata le cento volte in procinto d’avvertirvi: sapea che le signore S*** e T*** avrebbero tolto di accapigliarsi coi loro mariti anzi che tollerare la vostra compagnia: sapea che il conte non può romperla con loro... e ora lo scandalo!» — «Dite davvero, madamigella?» — io risposi — e