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proseguì ella con accento di commovente mestizia — ma ci scontreremo noi un’altra volta, o Werther? ci scontreremo noi? ci raffigureremo noi l’un l’altro scontrandoci? Che ne pensate? che dite?»

«Carlotta — io risposi, stendendole la destra, con una lagrima agli occhi — noi ci rivedremo certo! e qui, e in un’altra esistenza!» — Non mi fu possibile di continuare. — Oh Guglielmo! ed era appunto, mentre il mio cuore gemeva nell’idea della nostra separazione, ch’ella doveva indirizzarmi una siffatta domanda!

Carlotta ripigliò: «Pur chi sa se quei cari nostri hanno contezza di noi, s’ei sappiano i fatti nostri, e come, nelle nostre gioie, noi ci ricordiamo di loro