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190 | werther. |
menti, non mi so più se ancor viva!
Talvolta una blanda melanconia mi vince, e caccia ogni altro sentire. Carlotta allora m’assente il misero refrigerio del pianto — e piango nelle sue mani — e l’affanno ha sosta. M’alzo, e corro per la campagna; m’arrampico su per la costa ripida del monte, sento una pazza gioia d’andar frugando pel bosco, e aprirmi, a forza di braccia, un sentiero, attraverso gl’intrecci delle fratte e de’ cespugli, in mezzo alle spine delle siepi, che mi dilaniano tutte quante le carni. — E sto un po’ meglio; un poco! E allora la stanchezza e la sete mi prostrano per via, e la notte mi sorprende nella solitaria foresta; ed io seggo su qualche ramo d’albero distorto, per alleviare il mar-