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udisse. Circostanza più liete non mai concorsero a ricrear l’anima d’un uomo, di quelle che la sorte mi concede in questi giorni. Tanto è vero che il cuore è il solo fabbro della nostra felicità! — Guglielmo, io sono diventato della loro famiglia; il vecchio mi ama siccome figlio; i fanciulli mi amano come un altro padre; Carlotta... Oh! l’onesta anima d’Alberto! Ei non funesta di mali umori, o di capricci, la mia gioia innocente, anzi mi tratta con cordialissima amicizia e gli sono la più diletta persona dopo Carlotta.

E le nostre passeggiate! Se tu ci udissi, Alberto ed io, intrattenerci le lunghe ore di lei! Nulla di più ridicolo della nostra scambievole relazione: e nondimeno le lagrime mi vengono spesso sul ci-