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werther. | 149 |
dal ginepraio. Certo è... Ah, Guglielmo! e non è a dire ch’io non abbia, anch’io, i miei momenti di coraggio, in cui mi pare che sarei pronto a balzare in piedi e a ricingermi i lombi. — Ma dove andare mio Dio? — Dove?
La sera.
M’è caduto tra mani il giornale che da qualche tempo ho smesso. Come io sono andato, passo passo, a urtare pensatamente nella parete! Come ho veduto sempre limpidamente il mio stato — e ho nonostante operato da fanciullo! E veggo limpido anch’oggi — e non v’è apparenza di emendamento.
10 agosto.
S’io non fossi uno stolto, potrei vivere la più beata vita che mai si