Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/148

142
werther.
 


Mi sovviene, a proposito, una fiaba di mia nonna sul monte delle calamite. Le navi, che gli si avvicinavano troppo, erano in un subito sferrate: ogni chiodo volava verso la fatale montagna, e i poveri viaggiatori, sfasciata la barca, perivano qua e là sulle tavole natanti.


20 luglio.

Alberto finalmente è arrivato ed io me n’andrò. E foss’ei pure il migliore degli uomini, il più magnanimo, ed io mi sentissi inferiore a lui in ogni cosa, e pronto a fargli ossequio, chi potria vederlo con indifferenza in possesso d’un tanto bene? — Oh, possederla! e dove io sono!

Egli è qui, Guglielmo! ecco la gran parola: lo sposo di Carlotta è qui! — Lo fanno un onest’uomo,