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sudori della morte; e tu, ritto dinanzi al suo capezzale, come un maladetto dal cielo, senti la fatale impotenza di tutte le tue facoltà — e una mortale ambascia ti sommuove convulsamente il petto — oh! la sciagura di non poter offrire, in quel supremo istante, il più misero de’ conforti alla povera sofferente! di non poterle mitigare uno solo de’ suoi affannosi dolori, quando pur daresti lietamente la vita per prolungarle un sol giorno!»

Ero esausto. Al finire dell’ultime parole mi colpì sì viva la ricordanza d’uno spettacolo di questa sorta, a cui mi toccò d’essere testimonio, che mi corse involontaria la pezzuola agli occhi, e m’allontanai. Non fu se non allorquando la voce di Carlotta venne a pro-