Pagina:Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu/114

108 werther.

ad ogni modo, aveva oggi assai migliore aspetto, ed era più rianimato che non l’ultima volta ch’ell’era venuto a visitarlo! — Io m’era intanto messo a fare complimenti colla moglie. Il vecchio ringalluzzì, e avendo io tessuto gli elogi de’ suoi noci, e dell’ombra piacevole che diffondevano, ei prese a narrarne la storia, sebbene con qualche disagio. — «Il più antico — diss’egli — non si sa chi l’abbia piantato: chi dice il tal parroco, e chi un altro; ma il più giovine, là dietro, ha l’età di mia moglie — cinquant’anni in ottobre. Suo padre lo piantava il mattino di quel giorno in cui ella nacque; e fu sul vespro. Egli fu il mio predecessore, e quanto caro egli avesse quest’albero non è a dire: nè riesce men caro a me. Mia moglie era as-