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aprendo con riguardo, rispose alle interrogazioni di Carlotta come il padre e i fanciulli stessero bene e fossero ancor tutti a dormire. Nel separarci io la pregai che mi permettesse di venirle a far visita quel giorno stesso.

Accondiscese — ed io ci andai. Da quel tempo in poi il sole, la luna e le stelle possono tranquillamente attendere alle faccende loro: quanto a me, non so più quando sia giorno, nè quando notte. L’universo s’è dileguato intorno a me.


21 giugno.

Io vivo giorni così felici come appena Dio li concede a’ suoi santi; e ora avvenga che può, non mi lagnerò di non aver goduto le più pure gioie, le emozioni più care della vita.

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