Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/357


— 343 —

ed era occupato a stracciare da quelle tutti i fogli nei quali non vi fosse scritto, rivelandoci per tal modo, l’indole sua economica, e previdente. Interrompeva di quando in quando il suo pacifico lavoro, imprecando ad un uomo di bell’aspetto, che dal modo di vestire si poteva ritenere Maltese; e questi, per quanto gli veniva concessa libertà di parola, si difendeva con molta pacatezza. Potemmo comprendere che tentava dissipare ed allontanare i sospetti che suoi viaggi frequenti a Messina avevano fatto sorgere nell’animo del governatore, adducendo a sua difesa il suo passaporto, e le molte conoscenze che teneva a Napoli. Se non che, le sue parole giovavano a poco; il governatore continuava a stracciare le sue carte vecchie, a porre i fogli bianchi in disparte, ed a bestemmiare.

Oltre noi erano nella sala un dodici altre persone all’incirca, testimoni di quella lotta, e secondo ogni probabilità invidiavano quelle la nostra vicinanza alla porta, la quale in ogni peggiore evento ci avrebbe agevolato il mezzo di sottrarci agli artigli di quella fiera. La fisonomia del console, durante questa scena, si era fatta seria; io mi confortavo guardando la faccia ridicola dello staffiere, il quale ritto dietro di me, sulla soglia della porta, faceva ogni sorta di smorfie, e mi accennava di stare tranquillo, quando volgevo lo sguardo sù di lui.

La faccenda però finì meglio di quanto si potesse, sperare; il governatore disse al Maltese, che per verità avrebbe avute tutte le ragioni per farlo arrestare, per trattenerlo in carcere; ma che per questa volta lo voleva lasciare libero; si fermasse pure a Messina i due giorni che domandava; ma spirati quelli, badasse bene a partire, ed a non farvi ritorno più mai. Il Maltese sempre tranquillo, senza punto mutare di fisonomia, prese congedo, ed uscì salutando in modo convenientissimo tutta l’assemblea e noi più particolarmente, fra cui dovette passare, per giungere alla porta. Il governatore dopo avere borbottato ancora qualche cattiva parola ci vidde, fece un cenno al console, e ci avanzammo.