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riservati a Cerere. Del resto questa contrada nell’aspetto porge molta rassomiglianza con quelle della Germania dove abbondano le colline di poca altezza, quale sarebbe, a cagion d’esempio, la regione fra Erfurth, e Gotha. Era d’uopo del concorso di molte circostanze per formare della Sicilia una fra le più fertili contrade del globo.

Abbiamo visti pochi cavalli lungo il nostro viaggio; si valgono di buoi per arare i campi, ed esiste una proibizione di uccidere vacche, e vitelli. Abbiamo incontrate poi molte capre, asini, e muli. I cavalli sono per lo più grigi pomellati, con piedi e criniera neri, ed esistono buone stalle, costrutte in muratura; concimano la terra per seminare le fave; e le lenticchie, e gli altri prodotti di campi maturano dopo questa stagione. Si trovano esposti in vendita, ridotti e disposti in fasci nei campi, orzo e trifoglio rosso freschi.

Sul monte sopra Caltanisetta trovansi roccie calcari di natura compatta, le quali ora si vanno decomponendo; negli strati superiori si scorgono conchiglie grosse, negli strati inferiori piccole, e nel selciato della piccola città, abbiamo potuto osservare pettiniti, frammiste a pietre calcari.


Il 28 aprile 1787.

Oltrepassata Caltanisetta le colline diventano più rapide, e formano varie valli, le quali versano le loro acque nel fiume Salto. Il terreno vegetale è rossiccio molto, argilloso, e tuttora fertile, benchè inferiore sotto questo aspetto ai terreni che avevamo visti fin qui.


Castrogiovanni, domenica 29 aprile 1787.

Anche oggi abbiamo altraversato contrada fertilissima, ma totalmente spopolata. Era caduta molta pioggia; le strade erano cattive, ed il viaggiare molto incomodo, per