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disposti in filari, sostenuti da pali infissi nella terra a mediocre altezza, ed i grappoli oramai già neri, pendono da quelli, giovandosi per la maturazione del calore della terra. Parimenti nei piani della valle, dove altrove non si scorgono che praterie, si vede quivi coltivata la vite, e tra i filari di queste il gran turco, i cui fusti si sollevavano di già a notevole altezza. Ne ho visti di quelli che raggiungevano ben dieci piedi. Non si sono ancora tagliati i fiori, come si suol praticare quando giunge il tempo della maturazione.
Arrivai a Bolzano con un sole splendidissimo; tutti i merciaiuoli ambulanti si affollavano intorno a me; il loro aspetto rivelava la contentezza, il ben essere. Sulla piazza stavano venditrici di frutta, le quali avevano ceste piatte rotonde, del diametro di quattro piedi all’incirca, ripiene di pesche, disposte a poca altezza, in guisa che non avessero a pesare le une sopra le altre. Avevano pere parimenti. Mi venne allora alla memoria un’iscrizione che avevo letta in Ratisbona, sulla porta di una locanda:
Comme les pêches et les melons, |
È chiaro che quelle parole devono essere state scritte da un barone delle contrade settentrionali, il quale sarebbe costretto in queste a modificare la sua opinione.
Alla fiera di Bolzano si fa grande commercio di seterie; vi si vendono pure panni, e cuoiami che scendono dai monti. I mercatanti però, vi vengono principalmente per incassare il loro danaro, per ricevere nuove commissioni, ed aprire nuovi crediti. Avrei pure avuto desiderio di osservare tutti i prodotti che qui si recano, ma l’irrequietudine che si è impossessata di me, oramai non mi dà tregua, e mi affrettai a partire di bel nuovo, consolandomi col pensiero, che in un epoca, nella quale la sta-