Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/303


— 289 —

avevano ricevuto nel tempo una tinta, e da cui pendevano incisioni d’imagini di santi, entro cornici dorate. Si scorgevano addossati ad una parete due letti ampissimi, senza tende, e ad un’altra una scanzia nera, la quale aveva forma di tavolo da scrivere. Si scorgeva che le sedie intrecciate di canne di forma antica erano state un tempo dorate, ed i mattoni del pavimento, erano rotti in parecchi punti. Ogni cosa però era pulita, in ordine, e ci accostammo alla famiglia, la quale trovavasi radunata all’altra estremità della stanza, presso l’unica finestra.

Il mio compagno intanto spiegava alla vecchia Balsamo, la quale stava seduta in un angolo, il motivo della nostra visita e siccome per essere la vecchia sorda, era forza ripetere più di una volta le parole, ebbi agio ad esaminare la stanza, e le altre persone che vi si trovavano. Uno era giovane di sedici anni all’incirca, di bella statura, ma con i tratti della fisonomia totalmente rovinati dal vaiuolo, e presso quella un giovane sfigurato pure desso dalle traccie del vaiuolo, per modo che la sua vista mi produsse penosa impressione. Di fronte alla finestra stava seduta, o per dir meglio sdraiata in un seggiolone una donna, disgraziata di forme, ed ammalata, la quale pareva immersa in una specie di sonno letargico.

Allorquando il mio compagno ebbe finito di parlare, c’invitarono a sedere. La vecchia m’indirizzò alcune quistioni, ma mi fù forza farmele interpretare dal mio compagno per potervi dare risposta, non riuscendo in verun modo a comprendere il dialetto siciliano.

Intanto io contemplavo con piacere quella buona vecchierella. Era di mezzana statura, ma di belle forme, e sui tratti regolari della sua fisonomia, che l’età non aveva punto alterata, si osservava quell’impronta di pacatezza, distintivo frequente delle persone le quali hanno l’udito indebolito; il suono della sua voce era dolce, e grazioso.

Diedi risposta alle sue domande, se non che fu d’uopo pure al giovane mio compagno, interpretarle le mie risposte.