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ogni specie, di sporcizie, tutto ciò secca, diventa arido, e ci si torna sotto forma di polvere. Dobbiamo vegliare tutto il giorno a difendercene. Guardate le nostre moltiplici scope, belle e graziose, occupate ed intente a torre via la lordura, soltanto davanti alle nostre case.»

Diffatti non diceva male. Posseggono scope graziose, formate di rami di palma, le quali con poche modificazioni potrebbero essere ridotte a prestare migliore servizio; ma quali sono, spazzano superficialmente, si logorano presto, e quelle logore vengono cacciate senz’altro in mezzo alla strada, dove si vedono a centinaia. Ed alla mia ripetuta domanda, se non vi fosse modo di portare riparo a quest’inconveniente, rispose il merciaiuolo che se ne parlava bensì, ma che coloro ai quali spetta provvedere alla pulizia della città, non si possono ridurre, per la grande influenza di cui godono, a far retto impiego del dennaro pubblico; e che temevano che qualora si sgombrasse il suolo di tutta quella lordura, venisse a comparire lo stato miserando in cui si trovava il selciato, ed a risultare le malversazioni della loro disonesta amministrazione. Soggiunse ancora, scherzando, essere le male lingue, quelle che ciò dicevano; ed accostarsi egli per contro all’opinione di coloro, i quali sostenevano essere la nobiltà, quella che favoriva un tale stato di cose, perchè le carrozze, quando si portavano alla passeggiata alla sera, potessero camminare senza scosse, sopra un suolo ben soffice; ed il brav’uomo trovandosi oramai in vena, continuò a scherzare, intorno a vari altri abusi e difetti della pulizia edilizia, provandomi una volta di più, come gli uomini, siano sempre disposti più o meno, a porre in ridicolo i mali, ai quali non sanno, o non possono portare rimedio.


Palermo, il 6 aprile 1787.

S. Rosalia, patrona di Palermo, è tanto generalmente conosciuta per la descrizione che Brydone ha data delle