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chiese, dove la profusione degli ornamenti supera quella ancora dei gesuiti, ma non già a norma di un disegno prestabilito, bensì a caso, secondo il capriccio degli artisti, i quali vi vollero accumulare senz’ordine, senza gusto, tutto quanto si offriva alla loro fantasia, figure, ornati, marmi, pitture.
Non si può contrastare però una certa abilità nel riprodurre le cose naturali, ed a cagion d’esempio le teste degli animali nella fontana sono lavorate stupendamente; e si comprende come ciò basti ad eccitare l’ammirazione della folla, la quale non bada guari più in là della fedeltà delle copie, nel riprodurre gli originali.
Verso sera feci una conoscenza piacevole, mentre ero entrato nella bottega di un piccolo merciaiuolo su quella via lunga e diritta, per farvi acquisto di varie cosuccie. Mentre stavo sulla porta della bottega esaminando alcuni oggetti, si levò un colpo di vento, il quale, scendendo con impeto per la strada, sollevò un nembo di polvere che non tardò ad invadere le botteghe, a penetrare per tutte le aperture. «Santi del cielo, sclamai, ditemi perchè la città vostra è tenuta così sucida, e perchè non vi date pensiero di sorta di pulirla? Questa strada gareggia per lunghezza e per bellezza con il corso di Roma. Tutti i proprietari di botteghe e di magazzeni, tengono puliti i tratti dei marciapiedi che corrono ai due lati, e che fronteggiano i siti da essi occupati, ma si ristringono a cacciare il fango e le immondizie nel mezzo della strada, la quale diventa ogni giorno più sucida, e quando soffia il vento, vi ricaccia questo in casa tutte le sozzure, che avete accumulate colà. A Napoli si vedono ogni giorno asinelli, destinati a trasportare il fango e le spazzature negli orti, nei campi; non potreste voi pure, alla vostra volta, farne altrettanto?»
«Abbiamo sempre fatto così, mi rispose il merciaiuolo; intanto quello che cacciamo via di casa, si accumula davanti alla porta, e v’imputridisce. Osservate; potete vedere strati di paglia, di canne, di rimasugli di cucina di