Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/271


— 257 —

non potrei lodare abbastanza la sicurezza, ed i comodi del nostro legno. Il capitano era capace, e persona propriamente di bei modi; la compagnia teatrale poi che si trovava a bordo, era composta di persone abbastanza educate, e piacevoli. L’artista mio compagno è uomo provato, di buon cuore, di umore allegro, e che disegna con una rara precisione: egli prese le viste di tutte le isole, di tutte le coste, e ne rimarrete soddisfatti, quando ve le potrò far vedere. Per abbreviarmi le lunghe ore della traversata egli mi ha spiegato il metodo pratico della pittura ad acquarello, la quale in oggi è coltivata con molto successo in Italia; mi ha spiegato vale a dire, come si debbano usare, mescolare certi colori, per produrre certe tinte, senza il cui segreto non si riuscirebbe a nulla di buono. Mi ero formata già bensì una qualche idea di quel genere di pittura a Roma, però molto superficiale, ed incompleta. Gli artisti l’hanno ridotta adattissima ad una contrada, quale si è l’Italia. Non saprei trovare parole per descrivere e riprodurre la limpidezza vaporosa dell’atmosfera di queste spiaggie, quando arrivammo a Palermo nel pomeriggio di una bellissima giornata, tanta era la purezza dei contorni, la morbidezza del tutto, la varietà delle tinte, la perfetta armonia fra cielo, terra, e mare. Chi lo ha visto una volta, non può a meno di ricordarlo per tutta la sua vita. Ora soltanto, posso dire di comprendere, e di essere capace di apprezzare, e nutro speranza di poterne portare meco il ricordo nel settentrione, l’aspetto magico di queste contrade. Valesse quello almeno a cancellare se non altro la meschinità delle idee de’ miei disegni di capanuccie, con il tetto di paglia. Vedremo che cosa sarà capace di produrre, questa regina delle isole.

Non posso esprimervi con parole l’accoglienza che ci ha preparata la natura, con piante di gelso rivestite di frondi recenti, con leandri sempre verdi, con siepi di agrumi, e via via. In un giardino, pubblico ho visto varie aiuole di ranuncoli, e di anemoni. L’aria è mite,