Pagina:Goethe - Ricordi di viaggio in Italia nel 1786-87.djvu/228


— 214 —

ci stavamo in tutta sicurezza rifocillando, colle provviste che avevamo portato con noi, sotto la sporgenza di una rupe del Somma, dove avevamo cercato rifugio. La guida più giovane si decise ad arrischiarsi meco a quell’impresa; ci guarentimmo il capo, riempiendo i nostri cappelli di fazzoletti di tela e di seta, e partimmo, aggruppandomi io alla cintura della guida, nel mentre tenevo in mano il bastone. Continuavano attorno a noi a schioppettare i lapilli, a crepitare le ceneri, alloraquando l’ardito giovane mi trasse su per l’infuocata pendice. Ci trovammo allora sul margine dell’immensa voragine; un’arietta allontanava da noi il fumo, che usciva da innumerevoli fessure, e ci impediva di scorgere il fondo dell’abisso. In un intervallo di riposo del volcano, potemmo scorgere quà e là le pareti sassose della voragine. Quella vista, per dir vero, non era nè istruttiva, nè piacevole; se non che, per la ragione appunto che non si vedeva nulla, ci fermavamo nella speranza di riuscire pure a vedere qualcosa. Trascurammo di badare agli intervalli delle eruzioni, ci trovammo propriamente sul margine della voragine quando tutto ad un tratto prese a romoreggiare il tuono, e la scarica terribile ci passò davanti, sollevandosi in alto. Ci curvammo per un atto involontario, quasi avesse ciò potuto guarentirci dalla caduta dei massi, i lapilli continuavano a scoppiettare, quando senza pensare che avressimo potuto approffittare di un intervallo di riposo, lieti di essere scampati al pericolo, ruzzolammo in tutta fretta alla base del cono, dove arrivammo coperti tutti di cenere.

Accolto amorevolmente da Tischbein, riposato, rifocillati, potei dedicare tutta la mia attenzione alla lava antica e recente. Il più attempato fra le nostre guide, sapeva indicare il loro corso in ogni anno. La lava più antica era già ricoperta di cenere, ed appianata; quella più recente, e specialmente se aveva avuto un corso lento, offeriva un aspetto strano; imperocchè, dopo avere trascinati seco per un certo tratto i massi caduti sulla sua superficie, questi avevano finito per fermarsi, accumulandosi