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suo palazzo l’Ercole Farnese. Tutti gli artisti ne sono accorati, ma intanto avremo occasione di vedere quanto rimase nascosto ai nostri predecessori.

Quella statua, vale a dire, dalla testa alle ginocchia, come parimenti i piedi collo zoccolo su cui posano, fu scoperta nei possedimenti dei Farnese; le gambe però, dalle ginocchia alle caviglie, mancavano, e furono eseguite da Guglielmo Della Porta, e ristaurata in questo modo stette fino a questi giorni. Intanto nei possedimenti dei Borghesi, furono rinvenute le vere gambe antiche, le quali erano state allogate appunto, nella villa Borghese.

Ora il principe Borghese si decise privarsi di quell’antichità preziosissima, e di farne omaggio al re di Napoli. Le vere gambe saranno sostituite a quelle eseguite dal Della Porta, e si ritiene che ad onta fossero questa di ottimo lavoro, la statua, restituita alla sua integrità, guadagnerà di aspetto.


Il 18 Gennaio.

Ieri, festa di S. Antonio abate, abbiamo passata una giornata piacevole; faceva un tempo stupendo, nella notte aveva bensì gelato, ma la giornata fu limpida, tiepida.

È d’uopo notare che tutte quante le religioni le quali vennero diffondendo le loro dottrine ed il loro culto, furono condotte, in certo modo a far partecipare gli animali pure, ai loro favori spirituali. S. Antonio abate, ovvero vescovo, si è il patrono dei quadrupedi, e la sua festa si può dire giorno di saturnale per quelle povere bestie, condannate di frequente alle più dure fatiche, non meno che per gli uomini i quali le guidano, e le governano.

Tutti i padroni devono oggi starsene in casa, ovvero uscire a piedi, e non si manca di narrare storielle curiose delle disgrazie capitate a ricchi miscredenti, i quali si arrischiarono a costringere i loro cocchieri ad attaccare i cavalli alla carrozza, in questo giorno.