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ne stà sulla sua barca presso la sponda di un’isola o di un canale, ed intuona la sua canzone con quanta più energia vi può dare. La voce corre sul mare, nel silenzio della notte; la sente un altro in lontananza, il quale conosce la melodia, e che comprende le parole, e risponde col verso che segue; ripiglia il canto il primo e così di seguito, in guisa che l’uno è sempre l’eco dell’altro. Il canto dura talvolta tutta quanta la notte, senza parere che i cantori provino stanchezza, e quanto è maggiore la distanza fra i due, tanto migliore riesce l’effetto, sovratutto se chi ascolta si trova nel mezzo.
Per farmelo provare, i miei due cantori scesero dalla gondola alla Giudecca, e presero posto l’uno di fronte all’altro sulle sponde del canale, dove io andai su e giù, allontanandomi sempre da quello il quale doveva cominciare a cantare, ed accostandomi a quello il quale aveva allora finito. Ed allora potei provare per la prima volta l’armonia, il carattere di quel canto, il quale udito in lontananza è propriamente sorprendente, quasi un lamento senz’impronta di mestizia; parrà incredibile, ma in certi momenti, commuove al punto di far sgorgare le lagrime. Io attribuiva quell’effetto a disposizione particolare del mio animo, se non che un buon vecchio il quale stava meco, mi disse: «È singolare come quel canto intenerisce, e molto più quanto più è ben cantato!» Egli desiderava che io avessi potuto udire le donne del Lido, quelle di Malamocco specialmente e di Palestrina, le quali cantano desse pure i versi del Tasso sulla stessa melodia e sopra altre di carattere analogo. Mi soggiunse che quelle donne, allorquando i loro mariti trovansi a pescare in mare sogliono prendere posto sulla spiaggia, ed ivi, alla sera, intuonano quelle loro melodie ad alta voce, in fino a tanto che i loro uomini d’in alto mare loro rispondano, trattenendosi per tal guisa con questi. Non è questo, particolare commovente? Però si comprende facilmente che un estraneo non potrebbe provare grande soddisfazione ad ascoltare quelle voci, le quali debbono lottare contro