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68 Biblioteca scientifica


non ci abbandonerà in questo labirinto, e che ci svelerà i motivi delle deviazioni e delle perfezioni della forma umana.

V

Del tipo osteologico in particolare.

Non sarà possibile riconoscere veramente se tutte queste idee si applicano allo studio della anatomia se non che dopo di avere considerato dapprima isolatamente i differenti organi degli animali, per compararli poi fra loro. Così pure spetta all’esperienza il dar giudizio del metodo secondo il quale noi disponiamo queste parti.

Lo scheletro evidentemente è l’impalcatura che determina la forma degli animali. Il conoscimento dello scheletro agevola il conoscimento di tutte le altre parti, certo vi sarebbe qui molto da discutere; converrebbe cercare in qual modo siasi dato opera fino ad oggi allo studio della osteologia umana; avremmo pur qualche cosa da dire intorno alle partes proprias et improprias ma per ora ci limiteremo ad alcuni laconici aforismi.

Vogliamo prima di tutto asserire, senza paura di smentita, che le divisioni dello scheletro umano sono puramente arbitrarie. Gli autori non si accordano intorno al numero delle ossa che compongono ogni regione, e ciascuno di essi le descrisse e le classificò a suo modo. Dopo bisognerebbe mettere in chiaro il punto al quale hanno portato l’osteologia generale dei mammiferi i lavori moltiplicati degli anatomici. Il giudizio di Camper intorno ai principali scritti di osteologia comparata, agevolerebbe singolarmente così fatte ricerche.

In generale si verrebbe a concludere che la mancanza di un tipo e delle sue divisioni fu causa di grandissima