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Filosofia zoologica | 61 |
gliamo stabilire un tipo animale, è d’uopo che spingiamo più oltre gli sguardi nel mondo organizzato: perchè senza di ciò non potremmo neppur stabilire il tipo generale dei Mammiferi; e d’altra parte se noi ne vogliamo dedurre più tardi, per via di modificazioni retrograde, la forma degli animali inferiori, bisogna bene che abbiamo in vista tutta quanta la natura.
Tutti gli esseri che presentano un certo grado di sviluppo sono divisi in tre parti; guardate gli insetti; il loro corpo presenta tre sezioni le quali compiono funzioni diverse, ma reagiscono le un sulle altre perchè sono collegate fra loro, e rappresentano un organismo collocato abbastanza elevatamente nella scala degli esseri. Queste tre parti sono: il capo, il torace e l’addome; gli organi appendicolari appaiono disposti sopra di esse in modo svariato.
Il capo occupa la parte anteriore; è il punto di convegno degli organi dei sensi; il cervello, formato dalla riunione di parecchi ganghi nervosi, regola e concentra questi poderosissimi motori. La parte media, il torace, contiene gli organi della vita interiore che operano incessantemente dal di dentro al di fuori; gli organi della vita vegetativa sono meno sviluppati perchè, in questi animali, ogni sezione del corpo evidentemente è dotata di una vita che le è propria.
La parte posteriore, ossia l’addome, è occupata dagli organi della nutrizione, della riproduzione, e della secrezione dei liquidi poco elaborati.
La separazione delle tre parti o la loro riunione mercè tubi filiformi, è l’indizio di una organizzazione molto complicata; perciò la metamorfosi della larva in insetto perfetto consiste principalmente nella separazione successiva dei sistemi, i quali, rinchiusi nella larva sotto un invoglio comune, erano inoperosi e non appariscenti