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Filosofia zoologica | 49 |
lati, che ognuno può esaminare e giudicare; acquistando per tal modo la certezza che la formola generale è veramente l’espressione di tutti i casi individuali; imperocchè qui non si potrebbe procedere arbitrariamente.
Invece nell’altro metodo, il quale consiste nel sostenere la propria opinione per via di sperimenti isolati; che vengono trasformati in argomenti, il più delle volte non si fa altro che sorprendere un giudizio, senza indurre il convincimento. Ma, se voi avete raccolto una massa di quelle osservazioni di un ordine più elevato delle quali già abbiamo tenuto discorso, allora, per quanto si voglia aggredirle col ragionamento, colla immaginazione, col dileggio, ben lungi dallo scuotere l’edificio, non si farà altro che fortificarlo. Non sarà mai sufficiente lo scrupolo che converrà porre nel compimento di questo primo lavoro, anzi il rigore, e perfino la pedanteria, perchè esso deve servire al tempo presente e al tempo avvenire. Bisognerà coordinare questi materiali in serie, senza disporli in un modo sistematico; allora ognuno può disporli a suo modo per formarne un complesso più o meno accessibile e di facile intendimento. Procedendo in tal modo, si verrà a separare ciò che deve essere separato e si verrà ad accrescere più sollecitamente e più fruttuosamente il tesoro delle nostre osservazioni, che non avverrebbe se bisognasse lasciare in disparte le esperienze susseguenti, come si trascurano le pietre portate dopo il compimento di una fabbrica e delle quali l’architetto non si saprebbe giovare.
Lo assenso degli uomini più segnalati, e il loro esempio, mi fanno sperare di essere nella buona via; io desidero pure che i miei amici, i quali qualche volta mi domandano quale scopo io mi propongo nei miei sperimenti sull’ottica, siano soddisfatti di questa dichiarazione.