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34 | Biblioteca scientifica |
care che i materiali si depongono secondo un ordine previamente combinato; ma questo vocabolo ricorda subito l’idea di una casa, di una città di cui la disposizione, per quanto sia ammirabile, non si potrebbe comparare, in nessun modo, a quella di un essere organizzato. Tuttavia i Francesi traggono i loro termini di comparazione dagli edifizii e dalle vie di una città; la espressione unité de plan dà luogo a dei malintesi e a delle discussioni le quali non fanno altro che intorbidare la questione principale.
Unité de type è una espressione che si accosta un po’ meglio al vero, e poichè il vocabolo tipo è sovente adoperato lungo il discorso, converrebbe pure metterlo in capo all’articolo e contribuirebbe allo scioglimento della quistione.
Ricordiamoci che già, fin dal 1753, il conte di Buffon, aveva pubblicato che egli riconosceva un disegno primitivo e generale — cui si può tener dietro per un lunghissimo tratto — secondo il quale tutto sembra essere stato concepito. Che cosa domandiamo noi di più? Ritorniamo adunque alla discussione che ha dato occasione a questo scritto, e teniamole dietro nelle sue conseguenze conformandoci all’ordine cronologico.
Quando la memoria del signor Geoffroy apparve nell’aprile del 1830, i giornali s’impadronirono della questione e si divisero in due partiti. Nel mese di giugno, i redattori della Revue encyclopedique si pronunciarono in favore del signor Geoffroy; essi dichiararono che la quistione vertente era una quistione europea, e di una tale importanza che oltrepassa la cerchia delle scienze naturali. Infine inserirono nel loro periodico un articolo particolareggiato di questo uomo illustre, il quale articolo merita di essere conosciuto perchè il pensiero dell’autore vi si trova formulato in modo conciso e stringente.