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Filosofia zoologica | 33 |
ripugnanza, perchè prevediamo dove tutto ciò ci può condurre.
Composition è ancora un vocabolo vizioso preso dalla meccanica, come il precedente. I francesi lo hanno fatto adottare dai tedeschi, quando incominciarono a scrivere intorno alle arti; si dice comporre (componieren) dei quadri; un musicista si chiama un compositore, e tuttavia, se essi sono veramente artisti, non comporranno i loro lavori, ma svilupperanno l’immagine o il sentimento che hanno concepito, secondo le ispirazioni della natura e dell’arte. Questo vocabolo abbassa la dignità dell’uno e dell’altro. Gli organi non si combinano; non si radunano, come oggetti finiti e compiuti separatamente; essi si sviluppano l’uno dall’altro, modificandosi, per formare una entità, la quale tende necessariamente a costituire un tutto. In proposito di una tale creazione si può parlare di funzione, di forma, di colore; di dimensione, di massa, di peso e di altre proprietà; questo è permesso allo osservatore che cerca la verità: ma tutto ciò che è vivente si sviluppa, si propaga, poi vacilla, e arriva finalmente all’ultimo termine, la morte.
Embranchement è parimente un vocabolo preso dalle arti meccaniche; si dice delle travi che sono aggiustate insieme. Si adopera in un significato più positivo per indicare la divisione di una via in parecchie altre.
Noi crediamo di riconoscere qui nel complesso e nei particolari l’influenza di quell’epoca in cui la nazione era dedita al sensualismo, e avvezza a valersi di espressioni materiali e meccaniche. Questi vocaboli, che erano sufficienti ai bisogni del linguaggio usuale, in cui si sono perpetuati, non saprebbero esprimere le idee elevate concepite da uomini di genio, nè corrispondere alle esigenze di una discussione metafisica.
Ancora un esempio: il vocabolo plan serve a signifi-