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152 | p. gobetti |
agli spettacoli teatrali: abolirla. Veramente è una grave ingenuità questo nostro ufficio di discorrere di ogni prima; o forse si recensiscono tutti i libri che si pubblicano? Si può compiere con utilità anche l’esperienza di critico teatrale; ma, direi, solo se la si smette presto, perchè non diventi un esercizio per ottundere l’ingegno o un itinerario alla misantropia e all’acidità.
Concludendo le mie bene intenzionate dichiarazioni morali avvertirò di non poter ringraziare alcuno, se non forse Diderot (scrittore di grandi meriti e teorico dell’arte degno del secolo di Vico) per le osservazioni e i risultati modestissimi qui raggiunti.