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144 | p. gobetti |
-biti pittoreschi od esotici scenari. Sentimmo ieri sera lamentare da alcuno che l’atmosfera del cosiddetto intreccio (sul quale in verità non sapremmo che cosa riferire: parve che si trattasse di un affare di amore) non fosse affatto cinese: senonchè lo scorno, scusate, spetta qui al placido spettatore. E si può essere tanto estatici ed incantati da seguire ciarle di palcoscenico inevitabili e previste? questo è in verità un giocare il tempo e il prezzo del biglietto per la voluttà d’essere canzonati. Noi che siamo di facile contentatura guardammo sino a saziarcene gli ambienti architettonici che anche la Gramatica riteneva curiosi, e ci lasciammo cullare da una innocente musica che accompagnava la contraffazione di un matrimonio cinese. Altre volte mirammo gli estatici atteggiamenti decorativi della Gramatica o ascoltammo la tenera arguzia delle sue cantilene. Nonostante i contrasti dei malinconici il «dramma cinese» si replica.
Un semplice di C. Giorgeri-Contri (19 ottobre 1922) — Nell’esotico protagonista di questa commedia noi ameremmo vedere addirittura una confessione o, vogliam dire la descrizione metaforica e simbolizzata di una personale disavventura. Che questo misterioso personaggio si definisca «un semplice» mentre l’autobiografia aveva dettato piuttosto aspirazioni alla raffinatezza, sarebbe soltanto un caso editoriale imprevisto. 11 fatto è che abbiamo qui un signor Ranzano argentino, uomo d’affari di professione, disoccupato di apparenze, che passa il suo tempo a ricucire un matrimonio andato a male con una serie di raffinate considerazioni e di eleganti esotismi. L’incidente potrebbe essere preoccupante, se le sue tendenze