Pagina:Gli sposi promessi IV.djvu/79


capitolo iv - tomo iv. 669

tuomo erano stati mostrati1 grandi tesori, e promessi, se volesse servire a quel signore nella grande impresa, ch’egli macchinava. Ma il galantuomo, avendo ricusato, era stato rimesso nel cocchio, e ricondotto alla piazza del duomo. Questa storia non fu soltanto creduta in Milano, dov’era nata, ma si diffuse per tutta Europa; e in Germania se ne incise un disegno.2 L’arcivescovo elettore di Magonza chiese per lettera al cardinale Federigo Borromeo che fossero tutti3 codesti portenti che si narravano di Milano: il buon cardinale4 rispose che erano sogni5 e delirj.

Quand’ecco, il mattino del6 17 maggio, i primi che uscirono di casa alle loro faccende, videro le muraglie7 sparse di macchie viscide, giallastre,8 ineguali, come impresse9 da spugne lanciate; le porte pure10 imbrattate della stessa materia, e intrisi i martelli. Per quanto sia da diffidare delle11 affermazioni di quel tempo, questo fatto12 però sembra indubitabile;13 giacché14 i contemporanei lo riferiscono come testimoni di veduta, e nessuno lo pone in dubbio; e fra15 que’ testimoni si trova il Ripamonti, il quale non poteva essere illuso dalla prevenzione, poiché16 da tutte le sue pa¬role traspare chiaramente ch’egli non17 partecipava18 alla persuasione comune.19 D’altronde è ovvia una spiegazione naturale di quel fatto.20 ' V’ha in ogni tempo degli uomini,21 pei quali il terrore publico è un22 divertimento, e

  1. e promessi
  2. L’Ar
  3. questi
  4. gli rispose
  5. e delirj
  6. giorno 22 [d’Aprile] aprile
  7. le porte, i mart
  8. ineguali, come
  9. per mezzo di [spugne] spugne; i martelli delle porte ne erano | le porte pure | le imposte delle
  10. cosparse
  11. relazioni di] testimonianze
  12. però se
  13. giacché
  14. tutti [attestano] affermano d’averlo veduto, e nessuno lo pone in dubbio
  15. questi
  16. dal suo libro
  17. era
  18. alla
  19. [e benché] D’altronde il fatto si spiega [nel] facilmente
  20. e v’ha degli uomini ai quali
  21. pei
  22. divertimento, e che principalmente quando essi conoscendo le illusioni, ne sieno esenti: [e che pr] e che perciò [cercano | si studiano di accrescerlo anche con loro pericolo e godono poi] cercano le occasioni di crearlo, o di accrescerlo, anche con loro pericolo: è probabile che uomini di questa bella indole abbiano vegliata una notte a [far | far] far quelle gloriose pitture, per vedere nel giorno l’effetto che [ne verrebbe negli animi | dell | dei loro concittadini] produrrebbero per ridere sicuramente d’una paura della quale essi conoscevano l’illusione. E poi anche probabile che le immaginazioni insospettite [alcun | vedessero | prendessero per macchie artificiali e recenti] (lacuna) vedessero macchie dove non ve n’era [prendessero per] ingrandissero la realtà, vedessero unzioni artifìciali e recenti [nelle] in ogni [segnale] macchia, ed anche in quelle [che] sulle quali più volte [avranno passato | passati] prima di quel giorno saranno passati i loro sguardi distratti, e inavvertiti.