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capitolo iv - tomo iv. | 665 |
mune cagione ad una famiglia di quelle comuni esequie. Non restò finalmente chi dubitasse che il male era1 contagioso.
Ma il ricredersi fu più fanatico, più funesto che non era stata l’ostinazione: da una verità riconosciuta2 cominciò un periodo di demenza e di atrocità publica, non3 inaudito certamente nella storia dei traviamenti umani, ma, per durata e per casi, notabile e spaventoso.
Riconosciuta una volta l’esistenza del contagio in Lombardia, non pare che si dovesse4 scrutiniar molto, andar molto lontano a cercarne la causa: ell’era in pronto, immediata, naturale, manifesta: la calata delle truppe alemanne. Ma non fu così. Quegli uomini avevano disputato, riso, e sbuffato per sei mesi: non avevano mai voluto ammettere, né sofferire che altri supponesse relazione tra la venuta dell’esercito, e il nuovo malore che regnava in Lombardia: confessare ora finalmente questa relazione, sarebbe stato un confessare d’essere stati bestialmente ostinati e ciechi. Non vollero quindi né ricordarsi, né parlare, né udir parlare di quella circostanza; e, rifiutando la causa naturale, ne immaginarono, come suole avvenire, una stravagante, una che sarebbe ridicola, se5 quella immaginazione non avesse avute conseguenze,6 che, udite o lette, rendono altrui ritroso al riso, per qualche tempo ancora da poi che il racconto è cessato. S’immaginarono che la peste fosse disseminata con unguenti, non so, né essi pur sapevano quali, da uomini perversi, collegati sotto qualche capo potente e nascosto, e tutti in società di patti col demonio. A diffondere questa7 insana credenza contribuiva la disposizione universale a supporre cause soprannaturali, che, ammesse una volta,8 spiegano tutto senza difficoltà, stornando gli ingegni dall’esame delle cose e delle relazioni reali; il quale fa nascere dubbj spinosi da ogni parte. E fra queste cause soprannaturali, una,9 [che] più facilmente si ammetteva, era l’intervenzione del demonio: ogni10 fenomeno che uscisse dalla sfera11
- ↑ conta
- ↑ produsse una serie di atrocità e di delirj (lacuna)
- ↑ Variante unico
- ↑ andare a cercare [pescare la causa] l’origine, a ripetere la causa da altro che dalla calata delle truppe alemanne: causa tanto immediata, tanto naturale, tanto manifesta. | troppo s
- ↑ le
- ↑ tali
- ↑ insana
- ↑ non
- ↑ che
- ↑ cosa che [a quegli] a quei cervelli paresse
- ↑ delle cognizioni e della