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capitolo iv - tomo iv. 663

scongiurarono d’assumere1 il governo del lazzeretto. Egli andò a chiedere il consiglio di Federigo, il quale, abbracciatolo a più riprese, lo animò ad2 accettare l’incarico. Il Presidente della Sanità,3 che era più impacciato d’ogni altro,4 condusse, nel giorno di Pasqua, il Padre Felice con altri capuccini al lazzeretto; e quivi, chiamati5 gli uficiali,6 lo presentò ad essi dicendo: «questi è il presidente.del lazzeretto,7 anche sopra il presidente.» Mirabile spettacolo! vedere un magistrato, avvezzo alle gare8 ansiose e agli ostinati puntigli delle preminenze, abbassarsi volontariamente, discendere al secondo grado, mettere un9 altro sopra di sé. Ma ci voleva la peste.10

11Col crescere della mortalità, col popolarsi del lazzeretto,

  1. la direzione
  2. assentire
  3. Marcantonio Monti,
  4. prese con sé il Padre Felice
  5. i serventi
  6. e i serv
  7. e soggiunse
  8. e alle
  9. altro sopra di sé, cedergli il comando e l’onore. Ma ci voleva la peste. Il Padre Felice (lacuna) (a capo) Il Padre Felice (lacuna)
  10. Il breve periodo è sottolineato in lapis.
  11. «Il Padre Felice, sacerdote e re, giudice e [provvigioniere] provveditore di quella regione confusa e dolente, [riceveva dal pubblico le scorte | che se | pel nutrimento dei rinchiusi,] parte in persona, parte col ministero dei suoi capuccini, e degli altri uficiali riceveva le scorte che il pubblico, o privati elomosinieri mandavano per nutrire i rinchiusi, [invigila | dirigeva ne] ne regolava la distribuzione, assegnava i luoghi ai [sep] nuovi ospiti che [di giorno] affluivano in numero sempre crescente, [acchetava i tumulti recandosi un’asta | girava di giorno e di notte | girava di notte portici, le capanne che in fretta si costruivano nell’apertura | nel vasto spazio;] ravvolto nel suo sacco ispido e pesante, e recando in mano un’asta, girava di giorno, girava di notte, i portici, le capanne [che] sparse da prima, e [fatte in progresso] condensate in progresso nel vasto ricinto; [acchetava i tumulti in] acchetava i tumulti, ascoltava le querele, imponeva castighi, prestava [uficj agli infermi] agli infermi quell’uficio che richiedeva il caso, [ove] laddove egli si abbattesse spargeva la parola della eterna speranza, [ascolt | udiva le confessioni] si prostrava a canto del moribondo che accennava supplichevolmente, appressava l’orecchio alla bocca che stava per esalare l’ultimo pestilente fiato, riceveva la confessione, dava conforto, e benediceva. Contrasse egli nei primi tempi la peste [la] la superò, si riebbe, e [più] ricominciò con nuova alacrità [il suo governo | sopravv ❘ e lo ritenne fino alla cessazione della pestilenza] il governo del lazzeretto, [nel gov] dove nel forte della pestilenza furono [ricoverate | sotto le sue cure] in sua cura fino a quattordici mila persone (lacuna) Prima assai che le cose giungessero a questo [punto] segno (lacuna) [Frattanto nel popolo era andata di giorno in giorno scemando | scemavano di giorno in giorno le mormorazioni e gli scherni contra | Il popolo aveva quasi cessato di mormorare e di schivare, e cominciava a pensare con raccapr] A misura che questo si andava popolando, scemavano