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INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI.
GIUNTE E CORREZIONI.
Ad una delle lacune quella della (pagina 143) non potrà forse mai essere rimediato; non così però all’altra della Signora (pagina 259): se le ricerche, iniziate da vario tempo, avranno esito felice, sarà dato anche il breve brano mancante o in una prossima edizione, o altrove.
Insuperabili difficoltà tipografiche hanno impedito di dare la lunga Appendice, accennata nella Prefazione, nota 2, pagina XV.
Quanto all'ortografia, si tenga presente: che in varii luoghi dei tomi III e IV l’autografo invece dell’j ha un i semplice o doppio, onde guai, rimedii e simili; che qualche ne (negazione) e alcuni che (accorciativi) si son dovuti accentare, come sempre se (pronome), senza stesso o medesimo, e un trentatre, rimasto senz’accento anche nell’ediz. del ’40; che per una necessaria distinzione si sono apostrofati gl’imperativi di stare (pag. 743: l’autografo ha un segno da prendersi tanto per un accento quanto per un apostrofe), dire (due a pag. 748), come a un fra’ piedi (pag. 702). S’è lasciato balia, ma non stropiccio e qualche altra parola coll’i tonica, perché l’autografo non ha in questo uniformità. Inezie, dirà qualcuno: e siano. Ma quanti di esse fanno il loro pasto migliore, e dove ben altro dovrebbe volere l’appetito!
S’avverta infine che la grafia di certe parole, oggi antiquata, è quella della quarta Crusca, usata dal Manzoni: grafia però facile a riscontrarsi nella parte inferiore del Petrocchi.
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La guerra s’è fatta sentire anche in questo libro a causa di vuoti e mutazioni frequenti nella tipografia: a sviste evidenti provvederà facilmente il Lettore; correzioni da indicare sono le seguenti: