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capitolo ix - tomo iv. | 783 |
la pestilenza, si vedevano tuttavia i tristi segni, e i tristi effetti di quella: la spopolazione, le terre incolte, l’ardire cresciuto nei ribaldi, le abitudini dell’ozio, e del vagabondare;1 ma2 in quella petulanza stessa v’era una certa aria di allegria,3 nata se non dalla abbondanza, almeno dalla sufficienza dei mezzi e dei capitali;4 quegli poi, che avevano voglia di far bene, trovavano in quei capitali una facilità grande e pronta. Ma nel Milanese una cagione viva e incessante di miseria5 sopravviveva alle miserie della peste:6 un sistema,7 che onorava l’orgoglio8 ozioso,9 che favoriva la soverchieria10 perturbatrice, che alimentava tutti gli studj del raggiro, e delle ciarle,11 un sistema oppressivo e impotente, insensato e immutabile, un sistema di rapine e di ostacoli,12 impediva l’industria, la pace, e l’allegria.
13 Scelta dunque un’altra patria, i nostri eroi, erano però impacciati del come convertire in danaro i pochi beni che14 dovevano lasciare15 nel paese dove erano nati: ma la fortuna, (non osiamo dire la provvidenza,)16 la fortuna, che voleva favorirli in tutto,17 come uno scrittore che voglia terminar lietamente una storia inventata per ozio, trovò un ripiego anche a questo. I beni di Don Rodrigo erano passati per fedecommesso ad un parente lontano; il quale era un uomo di ben diverso conio: un galantuomo, un amico del Cardinal Federigo. Prima di andare a prender possesso di quella eredità,18 trovandosi egli col cardinale, gliene parlò! 19 «Avrete forse una occasione di far del bene e di riparare il male che ha fatto Don Rodrigo,» gli disse il cardinale, e gli raccontò in succinto la persecuzione fatta da quello sgraziato ai nostri sposi,20 e il danno di ogni genere che ne avevan patito. «Se son vivi tuttora,» soggiunse, «non vi prego di far loro del bene, ché con voi non fa bisogno; ma di darmi notizia di loro, e di dire a quella buona giovane ch’io mi ricordo sempre di lei, e mi raccomando alle sue orazioni.» Il galantuomo, appena giunto al castellotto,
- ↑ ma come [v’erano] v’erano capitali
- ↑ nella sfrenatezza
- ↑ [nata d’| nata dall
- ↑ per e
- ↑ sussisteva dopo
- ↑ una amministrazione ingorda, rapace, insensata,
- ↑ di orgoglio che favoriva
- ↑ in
- ↑ inutile
- ↑ che alimentava le
- ↑ e che
- ↑ inaridiva le fonti deU'industria, de
- ↑ [Risoluti dunque di cercarsi un’altra patria i nostri] (lacuna) Risolu (lacuna)
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- ↑ in quella
- ↑ che
- ↑ che pareva
- ↑ andò
- ↑ e Federigo
- ↑ E voi, soggiunse, potete