Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
760 | gli sposi promessi |
un altro pensiero, chiese ansiosamente: «Sapete qualche cosa di mia madre?»
«L’ho veduta jeri: è sana, vi saluta e potete credere...1 era tutta in pensiero per voi, e sospira di vedervi.»
2 Lucia rispose con un altro respiro di consolazione.
Fermo continuò: «sospira di vedervi, e crede... tiene per sicuro... Ma voi... voi, mi parete stupita... ch’io sia venuto a cercarvi. Io... son sempre lo stesso... non vi ricordate...? che è avvenuto, Lucia?»
«Tante cose!» rispose ella sospirando.
3 «Ecco!» disse Fermo: «sa il cielo che cosa v’avranno detto di me!»
«Che importa», rispose Lucia, «quel che dica la gente?»
«Dunque... »
« Dunque... io credeva... che4 dopo tanto tempo... dopo tanti guai... non avreste più pensato a me.»
5 «L’avete creduto? e me lo dite? quando son qui...»
6 «L’ho creduto»7 disse Lucia8 troncando in fretta9 le parole appassionate di Fermo: «l’ho creduto,10 perché sarebbe stato meglio... è meglio.»
Lucia aveva sempre tenuti gli occhi bassi; ma, proferendo non senza fatica queste parole, chinò anche la testa, e la tenne appoggiata sul petto, come11 per riposarsi d’un grande sforzo.
«È meglio!» disse Fermo, stordito e contristato di12 quel mistero, e guardando fiso nel vólto di Lucia, per trovarvi la spiegazione di quelle tronche ed oscure parole. «È meglio! che cosa v’ho fatto io? è colpa mia se... 13 Non sono io quello a cui avete promesso? Che vi mancava perché foste mia? un momento... e... ma gli ho perdonato, non siete voi più quella... ? Dopo tanto sperare! dopo tanto pensare a voi! dopo... 14 Parlate15 chiaro: dite che non mi volete più; dite il perché; non mi fate...»
«Fermo,» disse con voce più riposata16 e solenne Lucia, che mentre17 egli parlava, aveva cercato di raccogliere tutte le sue forze. «Fermo! ascoltatemi tranquillamente: pen-