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capitolo viii - tomo iv. 757

che1 tutte le precauzioni2 immaginabili non avrebbero potuto fare che3 la congiunzione di Saturno4 con Giove non fosse avvenuta, né stornare le conseguenze di un avvenimento di quella sorte,5 non cangiò nulla al suo tenore solito di vita:6 e contrasse la pestilenza, che7 in un giorno lo spicciò. 8Donna Prassede s’era ritirata9 con la signora Ghita, nella stanza più remota della casa;10 Prospero, che alla morte di Don Ferrante era certo di dovere andare a spasso, pensava a farsi un po' di fardello; il resto della famiglia seguiva il suo esempio; e il povero astrologo sarebbe morto abbandonato, se Lucia non avesse avuta la carità di prestargli11 qualche servigio. Il giorno stesso, in cui12 Don Ferrante mori, Lucia13 fu presa da un gran sopore, rimase come insensata, e cadde senza forze:14 donna Prassede ordinò tosto che15 ella fosse portata nella via, ad aspettare un carro16 o una bussola, che la portasse al lazzeretto. Così fu fatto, e così avvenne. Lucia,17 deposta in quella capannuccia,18 stette alcuni giorni fuori di sé, senza prender cibo, né rimedii,19 lottando il vigore della natura con la violenza del male;20 e non riprese l‘uso delle sue facoltà se non quando il male fu superato. Ma quale risvegliamento! in quel tumulto di morte, in quello scompiglio di guai,21 senza vedere un vólto conosciuto,22 senza udire una voce famigliare!23 Pure, in quel tem—


  1. tutto veniva dai cieli
  2. possibili non
  3. non fosse a
  4. [e di] e di
  5. continuò
  6. [e prese] e contrasse la pestilenza, che lo spicciò in pochissimo tempo. [Il Signor Prospero gli tenne dietro ❘ Lucia alla quale erano tenuti i servigi più (lacuna) tempo. Don Ferrante l’appiccò al suo Prospero, questi ad una donna di casa, e questa a Lucia (lacuna) tempo. Poco dopo Prospero ❘ tempo. Poco dopo (lacuna) tempo]. Il primo pensiero di Donna Prassede [era st] dopo questa disgrazia, [era) fu di congedar Prospero, e tutta l’altra gente di Don Ferrante; ma né Prospero né gli altri gliene diedero il tempo, perché egli il primo, e [gli] tosto gli altri in fila s’infermarono e furono ❘ tempo. Donna Prassede combattuta tra il timore di tenersi un appestato in casa, e il timore di attirarvi i monatti, non rispose nulla, ma [stette in una stanza remota aspettando che] si ritirò in una (lacuna) la pestilenza (lacuna)
  7. lo spicciò
  8. Ma
  9. con Ghita nella
  10. la gente pensava ad ❘ famiglia di Don Ferrante (lacuna)
  11. questo serv
  12. Fe
  13. cadde inferma
  14. Donna
  15. quando si sentisse [appressare un carro del lazzeretto ❘ passare] appressare un carro
  16. che la
  17. portata
  18. vide morire
  19. ma in quel tempo la natura dopo
  20. Vinse la natura; e Lucia
  21. non trovando un vólto noto, una vo
  22. una voce famigliare!
  23. Pure, [la necessità,] la gran ragione della necessità, il trovarsi in ❘ la