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Cap.VIII.
All’intorno del picciolo tempio v’era un picciolo spazio sgombro di capanne; e Fermo, giungendovi, lo vide occupato da una folla distinta1 in ragazzi, in donne, e in uomini, tutti composti2 e in gran silenzio;3 fra il quale si4 udiva distintamente una voce alta ed oratoria, che veniva dal tempio. Questo,5 elevato d’alcuni gradi al disopra del6 suolo, non aveva allora altro sostegno che le colonne disposte in circolo; nel mezzo v’era un altare, che si poteva vedere da tutti i punti del lazzeretto, per mezzo agli intercolunnj vuoti, che in oggi sono murati.7 Ritto su la predella dell’altare stava un8 capuccino, alto della persona, fra la virilità e la vecchiezza: teneva con9 la destra una croce posata10 al suolo,11 che gli sopravvanzava il capo di tutto il traverso; e con l’altra mano accompagnava di gesti il discorso, che andava facendo.12 Era questi il Padre Felice, sopraintendente del Lazzeretto. Fermo, giunto sull’orlo di quella adunanza, avrebbe voluto13 avanzarsi14 a trascorrerla, e cercare ciò che gli stava a cuore; ma, senza contare un altro capuccino, che con un aspetto severo, anzi tanto burbero, quanto15 quello dell’oratore era pietoso, stava ritto in mezze alla16 brigata
- ↑ di
- ↑ e silenziosi
- ↑ dimodoché
- ↑ poteva
- ↑ di forma rotonda, come si vede tuttavia, alzato dal livello del suolo [non aveva] era allora [un certo | come in raggi] con qualche gradino
- ↑ livello
- ↑ [Presso all’altare,] In gradi
- ↑ frate, tra la
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- ↑ sul suolo
- ↑ a terra
- ↑ Era il Padre Felice, direttore [sopra] del lazzeretto
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- ↑ per entro
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- ↑ folla