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capitolo v - tomo iv. | 693 |
Don Rodrigo stava con l’orecchio teso,1 spiando ogni romore per sentire2 se il chirurgo giungeva;3 e questo sforzo d’attenzione sosteneva4 alquanto il vigore delle sue membra, sospendeva il senso del male, e teneva in sesto la sua mente. Tutto ad un tratto intese egli5 uno squillo acuto, continuo, che si avvicinava:6 erano le campanelle, che i monatti portavano legate ai piedi7 a foggia di speroni. Un8 orrendo sospetto corse9 al suo pensiero: si levò egli a sedere in furia; e in quel momento10 senti la chiave girar nella toppa, e vide aprirsi, entrare i monatti, col Griso.
«Ah traditore! via canaglia!» urlò Don Rodrigo ; e tosto si gettò dall’altra parte per afferrare le pistole, che teneva appese a fianco del letto. Ma un monatto gli fu sopra, lo fece raccosciare sul covile, gli tenne le mani, e gridò con un orribile ghigno di collera:
«Ah! birbone! contra i ministri del tribunale!»
11 «Tienlo12 ben saldo,» disse il compagno,13 «finché lo portiamo via: egli è frenetico.»14
Lo sventurato15 Rodrigo lo divenne: si divincolava, mandava urli, lanciava bestemmie contra i monatti, e più contra il Griso, ch’egli vedeva frugare insieme con quel compagno nei cassettoni, spezzar le serrature dello scrigno, cavarne il danaro, e far le parti; mentre colui, che teneva il padrone, dava un’occhiata a questo per tenerlo bene, e una occhiata a quegli altri, dicendo:16 «fate le cose da galantuomini, altrimenti...»
Il corpo e la mente di Don Rodrigo, già dissestati dal male, non ressero17 allo sforzo,18 al dibattimento e a tanta passione: il meschino cadde tutto ad un tratto come sfinito; guardava però19 come un incantato; e di tratto in tratto dava qualche scossa, o usciva in qualche imprecazione. 20 Fatte le parti, i monatti lo posero nella bussola, e lo portarono al lazzeretto.
- ↑ spiando
- ↑ se questo chirurgo
- ↑ e questa att
- ↑ [il] il vigore
- ↑ un doppio
- ↑ come di due campanelle: erano infatt
- ↑ a gui
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- ↑ [p ❘ ne] per quella mente
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- ↑ È frenetico Tienlo bene disse il compagno, tienlo bene ché ora lo porteremo via. L’atto, e
- ↑ bene
- ↑ or ora lo porteremo via
- ↑ Don Rodr
- ↑ Don
- ↑ da galantuomini. [Dopo | Lo sforzo del corpo e della mente] Don Rodrigo non potè sostenere lo sforzo del corpo e della mente, l’uno e l’altra già dissestati dal male: il furore si cangiò
- ↑ allo
- ↑ ai mali
- ↑ [con gli] immobilmente
- ↑ Quando Per qualche differenza a una parte del testo che segue, si veda la prossima nota alla parola forza