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capitolo [iv] - tomo iii 447

aveva mai occupato tanto poco di spazio come in quel momento: ad ogni parola del Cardinale egli si andava restringendo, impicciolendo, avrebbe voluto sparire. Tacque egli per qualche momento, non trovando ragione da opporre in1 quel campo, dove2 il Cardinale aveva posta la questione, e dove la teneva a forza. Finalmente, per dir qualche cosa,3 pensò4 a cangiarla e a recriminare. Disse dunque5 con quella debolezza ostile, che fa svanire anche la pietà, che la debolezza ecciterebbe naturalmente.

«Quelli che vengono a rapportare, ad accusare, non dicono tutto, Monsignore illustrissimo. Questo bel fiore di virtù, questa povera giovane, è venuta per sorprendere il parroco, per fare un matrimonio clandestino. E quel suo sposo,6 era una buona lana:7 è andato a Milano, e sa il...cielo che cosa ha fatto: a buon conto ha dovuto fuggire.»

«Io lo sapeva,» disse il Cardinale;8 «ma voi9 come osate parlare di questi fatti, che aggravano la vostra colpa, che ne sono le conseguenze? Voi chiudete a dei poverelli la via legittima10 per giungere ad un fine legittimo, e siete voi quello che fate lor carico se ne hanno presa una illecita?11 Certo il vostro rifiuto non gli scusa; ma pensate voi bene in questo momento quale sia l’animo di colui a cui si nega12 quello che gli è dovuto?13 L’uomo è tanto artificioso per giustificare i mezzi, che lo possono condurre ai suoi desiderj: che debb’esser quando i desiderj sono giusti?14 Non è questa la più forte delle tentazioni? Mal fa chi soccombe anche a questa ; ma che dite di colui, che la dà? E quello sventurato giovane, bene avete detto, sa il cielo che cosa ha fatto!15 Ah! tutti errano pur troppo, anche quelli che dovrebbero raddrizzare gli errori altrui:16 v’ha tanti scellerati impuniti,17 Dio volesse che la paura, che il terrore della pena non cadesse mai sugli innocenti!

  1. in quell’ordine di argomentazione dove il Cardin | in quell
  2. Feder
  3. [stornò] pensò di cangiar
  4. a cangiarla
  5. Con (una] quella debolezza che fa svanire
  6. creduto santo
  7. basti sapere che
  8. e mi confondo in pensare come voi non veggiate quanto l'un fatto e l’altro aggrava
  9. che
  10. ad ottenere
  11. proibita?
  12. il giusto?
  13. [pensate voi] non sapete come [il sentimento della ragione] le passioni sono tanto artificiose per giustificare
  14. La
  15. Ah! si erra in tutto
  16. gli scellerati
  17. così non v’avesse mai innocenti