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capitolo [iv] - tomo iii 443

superiori abbiano ragione. Quando la vita non si ha da contare per nulla, non so che dire. Vossignoria illustrissima parla bene... bisognerebbe però,» aggiunse con voce meno spiegata, «essersi trovato al busillis.»1 Ebbe appena D. Abbondio proferite queste ultime parole che se ne pentì: s’accorse d’aver detta una insolenza, e si aspettò che questa volta Monsignore monterebbe affatto in bestia. Ma, alzando dubbiosamente lo sguardo,2 fu molto maravigliato in vedere la faccia di quell’uomo, ch’egli era destinato a non poter mai né indovinare né comprendere, in vederla passare da quella gravità riprensiva ad una gravità tutta compunta e pensosa. «Pur troppo!» disse il Cardinale: «tale è la nostra3 miseria. Dobbiamo ripetere dagli altri quello che forse non sapremmo dare noi;4 dobbiamo riprendere altrui, e sa Dio quello che avremmo fatto noi5 nel caso stesso. Ma guaj se io dovessi prendere la mia debolezza6 per misura del dovere altrui! Pure è certo ch’io vi debbo l’esempio:7 non debbo essere il fariseo che impone8 altrui insopportabili carichi, ch’egli non vuol pure toccare colla punta del dito.9 Or bene se voi m’avete veduto10 trascurare qualche mia obbligazione per pusillanimità, ditemelo francamente, coreggetemi, fatemi ravvedere.»

Vedendo Federigo che D. Abbondio non rispondeva, e sospettando ch’egli forse fosse rattenuto dal timore di offenderlo,11 riprese con tuono umile e cordiale: «Dite; ché dinanzi a quel Dio che ci ascolta, io vi protesto, che non che sdegnarmene, vi sarò grato, e v’avrò più caro che mai non vi avessi.» Ma i pensieri di D. Abbondio erano tutt’altri da quelli, che s’immaginava il Cardinale.

— Oh che tribolatore! pensava — D. Abbondio. — Anche sopra di sé! purché frughi, rimescoli, esamini, critichi, è contento. Ora io andrò a fargli l’esame di coscienza! Farebbe meglio a non farmi tanta inquisizione sui fatti miei,

  1. A margine, in penna: «Capitolo iv, che diviene V se adotti la mia divisione.»
  2. guardando sottecchi
  3. guardando sottecchi
  4. debolezza
  5. rampogniamo
  6. Variante dappoccaggine (sic)
  7. Variante dappoccaggine (sic)
  8. agli altri
  9. Queste ultime parole sono a margine, e ad esse segue subito: «Credo che il tuo manoscritto anonimo non sia d’un seicentista, ma di [S. Agostino] Pascal che fece redigere questo passo da Shakespear.» Ma il segno, cui esse si riferiscono, è dopo il periodo che segue.
  10. ommettere
  11. continuò caldamente