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372 | gli sposi promessi |
rire dal suo vólto quel genere di bellezza, che1 al suono di questo nome si ricorda primo al pensiero; e già2 gran tempo prima ch’egli toccasse la vecchiezza, le astinenze stesse e lo studio, avevano tramutate ed offuscate alquanto le forme di quel vólto; ma le astinenze stesse e lo studio, l'abitudine dei3 solenni e benevoli pensieri,4 il ritegno e la pace interna d’una5 lunga vita, il sentimento continuo d’una speranza superiore a tutti i patimenti, avevano sostituita6 nel vólto di Federigo a quella antica bellezza, una per cosí dire bellezza senile, la quale spiccava ancor più in7 quella semplicità della porpora,8 che, nuda di 9 ornamenti ambiziosi, tutto ravvolgeva il vecchio.10 Stava questi aspettando che il Conte parlasse, onde pigliare11 dalle prime parole di lui il tuono del discorso;12 giacché Federigo, benché non sentisse quel genere di paura che il suo buon cappellano aveva voluto ispirargli pure sapeva molto bene13 che bisbetico, 14 ombroso e restio15 personaggio16 avesse dinanzi; e, avendo preso di questa venuta una speranza indeterminata di qualche bene, non avrebbe [voluto] dire né far cosa che potesse 17 guastare. Stava egli dunque tacito,18 ed invitava il Conte a parlare con la serenità del vólto, con19 un’aria di aspettazione amica, con quella espressione di benevolenza che fa animo agli irresoluti, e sfor-
- ↑ questo nome ricorda
- ↑ molti anni prima —
- ↑ gravi e
- ↑ il contegno
- ↑ lunga vita [vi avevano impresso], avevano condotto su quel vólto stesso [una] per cosi dire [lo splendore] lo splendore d’una bellezza senile; [che] la quale si esprimeva mirabilmente in tutti i moti; e rivelava le infinite bellezze dell’animo inavvertite, spiccava ad ogni parola
- ↑ in quello s
- ↑ Variante quel semplice fasto
- ↑ [che nuda di] che investiva il | che
- ↑ senza
- ↑ Ad ogni moto A margine, in penna: «poiché vedo che sei andato cincischiando mi permetto una cincischiata anch’io a quella bellezza smarrita già da più anni - una bellezza senile la quale spiccava ancor più nella semplicità maestosa della porpora che nuda d’ornamenti ambiziosi tutto ravvolgeva il vecchio-.»
- ↑ , per cosi dire il tuono di
- ↑ A margine, in penna: «. punto fermo. - Benché Federico non sentisse - »
- ↑ con
- ↑ personaggio aveva che fare e ritroso cavallo aveva da maneggiare
- ↑ Variante animale
- ↑ si trovava
- ↑ guastarlo
- ↑ [aspettando una | con l’espressione | del vólto faceva | serena e unica del vólto faceva animo al Conte a parlare | cercava di fare animo al Conte | invitava il Conte a parlare | con quella serena espressione | con quel | con la serenità del vólto | con quella espressione di benevolenza che è dettata | invitava il Conte a parlare con la | e fa]
- ↑ quell’
suo vólto] tramutate ed offuscate nel suo vólto quelle forme, alle quali | partire