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capitolo ii - tomo iii |
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poteva aver luogo in quella casa e fra quelle persone?
quale principio generale di equità avrebbe potuto essere1 invocato da2 coloro, che3 non li conoscevano, nei rapporti
con gli altri che li violavano tutti?4 E come mai avrebbe potuto aver ragione una volta quella che,5 servendo alle soperchierie, e rallegrandosene, rinunziava di fatto ad ogni principio di diritto, e nello stesso tempo non aveva forza
alcuna, non aveva una minaccia per sostenere un diritto, quando il suo interesse la portasse a sentirlo e ad ammetterlo? A tutte queste abitudini di servitù e di6 annegazione
perversa, si aggiungeva un sentimento, in origine migliore, che li rinforzava: il sentimento della riconoscenza. Avvezza costei a7 ricevere il suo sostentamento8 dal Conte, riconosceva la vita come un dono della9 volontà di lui,10 come un benefizio della sua potenza. E avvezza pure a riguardarsi dalla infanzia come11 cosa del suo signore,12 provava un certo orgoglio di consenso per quella sua potenza, pel terrore ch’egli incuteva, le pareva di essere qualche parte di un sistema molto importante. La gioja orrenda ch’ella aveva
provata tante volte nella sua vita13 pel buon successo delle imprese del Conte,14 gioja che15 nasceva da tutti i sentimenti abituali che abbiamo descritti, l’avevano resa non16 indifferente, ma17 propensa ai patimenti altrui, ed ella gli procurava con compiacenza,18 ogni volta che il timore del padrone,19 le avesse permesso o consigliato di farlo. Bersaglio sovente degli strapazzi e degli scherni dei bravi, ella aveva imparato a tollerare,20 rodendosi quando non poteva ripetere,21 ma22 quelle poche volte che le23 era lecito di straziarli impunemente senza dispiacere del padrone,24 le uscivano dalla bocca cose25 tanto argute, tanto profonde, tanto
inaspettate, che il diavolo vi avrebbe trovato26 da imparare.
- ↑ esposto
- ↑ coloro
- ↑ li violavano
- ↑ E che poteva mai dire
in favor suo (lacuna)
- ↑ acconsentendo
- ↑ abi
- ↑ riconoscere
- ↑ la sua vita dai benefi [da | dalla] a ricevere [come] la sua vita come
un dono dalle mani del Conte
- ↑ sua
- ↑ quell’amore di schiavo
- ↑ qualche
- ↑ sentiva
- ↑ pei successi
- ↑ se non altro per
- ↑ veniva
- ↑ solo
- ↑ inclinata al male
- ↑ tutte le volte che
- ↑ glielo
- ↑ e a corrode
- ↑ ma ogni volta che
- ↑ ogni
- ↑ fosse
- ↑ ogni volta che le circostanze lo permettessero di far uso di quella autorità che invecchiando nel castello s’era acquistata, diceva
- ↑ cosí
- ↑ di che im
Manzoni, Gli sposi promessi |
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