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capitolo ii - tomo iii |
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bisognava obbedir loro:1 che ciò fosse per dovere, fosse per interesse, fosse per destino erano2 questioni che non s’erano mai presentate al suo spirito: ella sapeva che bisognava obbedire. Ebbe ella poi l’onore di sposare il custode del castello quando i padroni3 non facevano ivi che una breve villeggiatura, abitando in Milano la maggior parte dell’anno. L’uficio del marito4 doveva presentare cento occasioni che rinforzassero ed estendessero5 l’idea che la nostra allora giovine donna aveva del potere della famiglia per lei sovrana; e la parte, ch’ella doveva prendere nei servizj del marito, le furono6 occasione di applicare la sua7 obbedienza, di esercitarla, e di avvezzarla a tutto.8 Quando il Conte divenne padrone, quel potere divenne ancor più grande e più
attivo, in proporzione dell’attività violenta dell’animo di lui;e coloro che erano ministri di questo potere9 dovettero divenire ancor più obbedienti, e più soperchiatori,10 essere
più spaventati e fare più spavento:11 pochi servitori, ai quali la coscienza disse che era troppo, si ritirarono; quegli che rimasero12 crebbero nella perversità, come una pianta velenosa cresce di grandezza e di forza malefica, quando si trova in un terreno confacente. Il marito della nostra eroina episodica fu di quelli che rimasero.
Quando poi il Conte,13 carico già di delitti, e capitalmente, venne ad abitare stabilmente il castello,14 che fu per lui un asilo ed un campo allo stesso tempo,15 per condurvi quella vita, della quale abbiamo dato un cenno,16
è facile immaginarsi quale dovesse essere allora l’attività
e l’obbedienza di coloro che stavano al suo servizio e presso
di lui. La sciagurata17 fu madre di18 una figlia, che a suo tempo fu sposata ad uno scherano del Conte, e di due figli, che furono scherani,19 e furono soprannominati il Natoincasa e lo Spettinato. Alla morte del marito, ella20 rimase
senza servizio determinato, ma destinata a tutti quelli, che
potevano essere prestati da una donna accostumata com’el-
- ↑ [per dovere | che] che ciò
- ↑ dubbj che
- ↑ non vi passavano che una picciola parte dell’anno,
- ↑ Cancellatura illeggibile
- ↑ l’i-
dea del potere
- ↑ Sic.
- ↑ massima
- ↑ [Dopo] Quando il Conte divenne padrone, quell’esempio del potere crebbe d’assai
- ↑ [dovettero] divennero
- ↑ [e spav] e fare più spav
- ↑ e la donna
- ↑ crebbero
- ↑ bandit
- ↑ come
- ↑ allora | e vi condusse
- ↑ allora
- ↑ ebbe due figli
- ↑ due
- ↑ ed erano
- ↑ rimase