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capitolo ix - tomo iii | 579 |
strumento; e che la sua voce acuta, scordata, e saltellante
imitasse appunto il suono, che esso dà, quando è strimpellato da una mano inesperta.1
Esercitava essa sotto gli ordini immediati della padrona
la più severa vigilanza sulle persone, che dipendevano da
questa, ed era ministra di tutto il bene ch’ella poteva fare
in casa e fuori. Ma quanto alla gente di D. Ferrante, essa
non poteva fare altro che notare tutte le2 azioni disordinate che essi commettevano,3 disapprovare4 con qualche cenno, o5 al più con qualche frizzo, e riferire poi il tutto alla padrona; la quale pure non poteva fare altro che gemere con lei. Prospero, com’è naturale, era l’oggetto principale di avversione per Da Prassede, ma, inviolabile com’egli era, se ne burlava in cuore; non lasciando però di corrispondere con riverenze profonde agli sgarbi della padrona, che6 rendeva poi7 con usura in tutte le occasioni alla Signora Chitarra. Benché questi due capi col loro predominio fossero passabilmente incomodi ognuno alla parte della famiglia che dirigeva, pure8 l’una parte e l’altra aveva sposate le passioni e le animosità del suo capo:9 l’una faceva crocchio a mormorare dell’altra; quando si trovavano in presenza, si scambiavano visacci, e talvolta parolacce; cercavano scambievolmente di farsi scomparire e d’impacciarsi a vicenda nella esecuzione degli ordini ricevuti. D. Ferrante però10 aveva appena qualche sentore di questa guerra sorda, perché egli non osservava molto, e Prospero non si curava di parlargli di malinconie;11 e le querele della moglie, le
attribuiva D. Ferrante ad inquietudine di carattere, a giuoco
di fantasia, come le domande di quattrini.12
Lucia si trovava esclusivamente sotto l’autorità di D.a Prassede, la quale certamente non intendeva di lasciare questa autorità in ozio.13 Si proponeva ella a dir vero di farsi ben servire da Lucia nella parte che le aveva assegnata;14 ma oltre questo fine, che era semplicemente15 di giustizia,
- ↑ Era essa ministra (lacuna)
- ↑ cose
- ↑ mor
- ↑ al più
- ↑ con qualche
- ↑ restituiva con un
- ↑ ad usura
- ↑ le due parti
- ↑ e si | si | ognuna | l’una mormorava dell
- ↑ non
- ↑ e i lam
- ↑ Silietta senza prender parte attiva secondava coi vóti, e quando le era permesso con le parole il partito della Signora Ghitina.
- ↑ e anzi
- ↑ [ma il suo fine] il che era troppo giusto
- ↑ giusto per sé e ragionevole