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capitolo viii - tomo iii 557


Fermo con un passo più sicuro e più spedito entrò per quella che gli era stata segnata, giunse alla piazza del duomo, l'attraversò; diede, passando, una occhiata al mucchio di cenere e di carboni spenti, fredde reliquie della baldoria del giorno antecedente;1 poscia, raffrontando i luoghi con le memorie2 di ieri,3 riconobbe la via per la quale era venuto insieme con la folla trionfante, e4 si pose in quella, nell’attitudine d’un generale, che ripassa5 sconfitto e fuggitivo pel campo, dove aveva vinto poco innanzi. Rivide il forno delle grucce, smantellato e guardato da soldati, e passò innanzi, senza badare ai6 crocchj, che cominciavano di nuovo a formarsi, né alle grida, che già si facevano intendere. Via, via, giunse dinanzi7 al convento dei cappuccini; guardò sospirando la porta della chiesa, e disse fra sé: — quel frate m’aveva però dato un buon parere, senza saperlo, quando mi disse ch’io aspettassi in Chiesa; ma non ho avuto giudizio. — Quando fu presso alla porta rallentò il passo,8 perché la celerità non lo chiarisse un fuggitivo; e, preso il contegno placido9 d’uomo che vada pei suoi negozj, non senza battito al cuore, passò la porta.10 Uscito al largo, respirò;11 ma pure andava guardandosi in dietro ad ogni tratto, per vedere se non era inseguito: la strada maestra non gli andava a genio, e al primo viottolo, che scorse, vi s’internò, volendo piuttosto allungare12 e raddoppiare il cammino13 che farlo sempre in sospetto.

14Quietata un poco la paura, sorsero nel suo cuore mille pensieri di rimprovero,15 mille di sollecitudine per l’avvenire, e quindi mille proponimenti, che il lettore16 s’immaginerà facilmente. Con questa trista compagnia, passando di viottolo in viottolo, di17 casolare in casolare, chiedendo la strada di tempo in tempo, e cercando di stare più vicino che poteva alla maestra, senza toccarla mai, dopo aver

  1. e poi
  2. della
  3. [riconóbbe la lunga via] prese la via
  4. vi
  5. dopo una
  6. discorsi
  7. [all | alla] alla
  8. per non
  9. di u
  10. Quando
  11. ma al primo viottolo che scorse vi si gettò, volendo piuttosto allungare la strada che non
  12. la strada
  13. per
  14. [Cosìl Andava [per] con l’occhio e con l'orecchio teso in
  15. [Bella cosa] il bel garbuglio in ch’io m’era messo: Dio mi ha ajutato contra i miei meriti. Che cosa c'entrava io? io che sono sempre stato un figliuolo quieto! E quel Giudice! Schiamazzare a quel modo! e poi fare il bravo all’osteria!
  16. s’im
  17. villagg