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capitolo vii - tomo iii | 527 |
venire. Si disputava del supplizio, che sarebbe dato al Vicario di provvisione: chi gli pronosticava le forche, chi il taglio della testa, perché era1 cavaliere; i più moderati si contentavano del bando. Si stabiliva il prezz 'del pane, si facevano leggi ancor più severe contra gli accapparatori2 e contra i fornaj, si3 benediceva Ferrer e si maledicevano tutti gli altri magistrati. In questi crocchj s’inframmettevano di quei pescatori nel torbido, che avevano dilatata e4 tenuta viva la sommossa5 in quel giorno e gettavano accuratamente i germi per l’indomani, ora mostrando di fidarsi poco delle promesse fatte6 in un momento di terrore, e facendo intendere che le promesse non sarebbero7 attenute, se non fossero8 rimasti uniti quelli, che le avevano fatte uscire con la forza; ora9 asserendo che10 nel tal luogo, alla tale ora
dell’indomani, vi sarebbe gran concorso, e preparando così un
concorso, al quale nessuno aveva pensato ancora.11 Quelle tali facce, delle quali già al mattino ne aveva riconosciuta alcuna quel prudente le cui parole avevano dato da pensare a Fermo, andavano ora in ronda più che mai origliando,12 sguaraguatando, intromettendosi ai discorsi, per andare a riferire13 qualche cosa ai magistrati; i quali tra la battisoffia e la stizza stavano consultando, e aspettando14 di conoscere15 un po’ meglio lo stato delle cose, di vedere le acque un po’ abbassate, per piantare un qualche argine.
16Fermo, dopo avere, finché potè, seguita17 la carrozza, che aveva salvato il Vicario dal furore del popolo e lo conduceva legalmente in prigione, si fermò a riaversi un poco, a ricapitolare, a riconoscere i suoi pensieri, che erano tutti18 esultanti. Quel19 disgusto, che gli avevano recato le grida20 del sangue e i preparativi della carnificina, aveva dato luogo alla gioia di vedere la giustizia e l’umanità vittoriose,21 il delitto punito senza delitti, e22 la dignità del ma¬
- ↑ cavaliere; i p
- ↑ Sic.
- ↑ lodava
- ↑ mantenuta
- ↑ sedizione
- ↑ nel mo
- ↑ state
- ↑ stati
- ↑ indicando un luogo | di [avvisando che] asserendo che nel tal luogo al tal forno era stabilita una posta per l'indomani; e che vi sarebbe garbuglio, | e susurravano | e vi sarebbe l’indomani
- ↑ al tal forno
- ↑ [Cominciavano poi ad] Andavano poi in ronda più che mai
- ↑ gua
- ↑ lo stato delle cose
- ↑ di veder l’acqua chiara per risolvere che
- ↑ bene
- ↑ [Il giorno era] (lacuna). Il Sole era caduto, e
- ↑ esultando
- ↑ di entusiasmo e di speranza.
- ↑ disgust
- ↑ che chiedevano
- ↑ e
- ↑ la forza pubblica