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capitolo v - tomo iii | 493 |
non v'era tassa1 o di conservarlo nascosto2 in onta degli editti:3 il modo consiste, come ognun sa, nello studiare4 non tanto la volontà unica, donde è uscita la legge, quanto le volontà molteplici, varie, più vicine che debbono eseguirla, e nel5 trovare i mezzi di eludere queste volontà, o di comperarne la6 complicità.
Quello che si è detto del riso, accadeva di tutti gli altri
grani:7 come il possederli, il farne commercio, era un rischio dell’avere e della persona, un soggetto di terrore,8 un peso di sospetto pubblico, quasi un marchio d’infamia; cosi avvenne che questo commercio non fosse quasi più ricercato che dagli uomini9 i più esperti ad eludere il rischio,10 i più agguerriti contra l’odio e contra l’infamia; i quali11 sapevano
come tutte queste cose,12 affrontate e sofferte con una certa sapienza particolare, possono fruttare danari.
13La scarsità del frumento e i mezzi posti in opera per renderlo più comune,14 lo avevano fatto salire15 ad un prezzo esorbitante.16 Si vendeva cinquanta lire il moggio, se crediamo al Ripamonti allora vivente: settanta anzi ottanta, se vogliamo stare al detto di Alessandro Tadino, medico riputatissimo di quei tempi, che scrisse anch’egli17 (a dir vero con le gomita) una storia della peste e della carestia che18 l’aveva preceduta. Ma, supponendo anche19 esagerata l’asserzione di quest’ultimo, il prezzo attestato dal Ripamonti era tale da porre in angustia una gran parte della
popolazione.
20 I mali, nei loro cominciamenti, producono21 nell’uomo, generalmente parlando, una irritazione più forte del dolore.
- ↑ o trovavano altri
- ↑ ad ogni
- ↑ e del sospetto pubblico:
- ↑ non tanto
- ↑ conoscere
- ↑ complicità
- ↑ Segno di richiamo, e a margine, in penna: «. punto fermo».
- ↑ un peso di odio pubblico
- ↑ i più agguerriti contro il terrore, e contro l’infamia, i quali
- ↑ ed il sospetto,
- ↑ [si | vedevano che tutt] non vedevano in tutte queste cose che una [quella di] possibilità di maggiore guadagno (lacuna) In mezzo a tan (lacuna)
- ↑ sofferte e
- ↑ La carezza
- ↑ ne avevano portato
- ↑ se [credi] crediamo al Tadino, al prezzo esorbi
- ↑ Il Ripamonti [nella] storico (dell] allora vivente, nella storia della peste asserisce che si vendeva a cinquanta lire il moggio; il Tadino [al] altro storico della peste e pure vissuto al tempo della carestia, poi [porta il] afferma che il prezzo comune della città era di settanta anzi di ottanta lire
- ↑ una a dir
- ↑ la prece
- ↑ esagerazione
- ↑ I mali, generalmente parlando, produc
- ↑ negli uomini