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Cap. V.
Ho visto più volte un caro fanciullo, (vispo1 a dir vero più del bisogno, ma che a tutti i segnali promette2 d’essere un galantuomo): l’ho visto affacendato sulla sera, a cacciare3 al coperto un suo gregge di porcellini d’India, che egli aveva lasciato spaziare il giorno in un giardinetto.4 Il fanticino avrebbe voluto farli andar tutti di brigata5 al covile, ma era fatica6 perduta: uno si sbandava a destra,7 e mentre il picciolo pastore correva per raggiungerlo, un’altro,8 due, tre, uscivano dalla frotta a sinistra:9 dopo qualche impazienza egli si persuadeva10 che non sarebbe riuscito a quel modo; spingeva dentro prima i più vicini, e poi tornava a pigliar gli altri ad uno, a due, a tre, come gli veniva fatto. Così pure11 abbiamo dovuto far noi coi nostri personaggi:12 per seguire Lucia nelle sue dubiose vicende, ci è stato forza13 perder di vista Fermo; e ora che Lucia è14 uscita dal pericolo, e posta in sicuro, e gli altri tutti15 qual più qual meno allogati, noi torneremo indietro sulle tracce del suo promesso sposo.16 L’abbiamo lasciato17 che s’avviava da
- ↑ sovente
- ↑ di divenire
- ↑ Variante spingere
- ↑ Avrebbe voluto
- ↑ Variante in una volta
- ↑ Variante studio
- ↑ e se
- ↑ Sic.
- ↑ Segno di richiamo, e a margine, in penna: «. punto fermo.» Cancellato cosicché egli [doveva abbandonare] era costretto abbandonare l’impresa
- ↑ ogni volta che [il eglio] la più spiccia era cacciarli a poco a poco
- ↑ ci è forza adoperare coi nostri personaggi
- ↑ Segno di richiamo, e a margine, in penna: «. punto fermo.»
- ↑ lasciar andar Fermo al suo camm
- ↑ ricoverata fuori di
- ↑ allogati
- ↑ Segno di richiamo, e a margine, in penna: «. punto a capo.»
- ↑ il giorno 11 di novembre