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capitolo iv. - la signora tuttavia. | 219 |
attestato di questa sua scelta, ella faceva e diceva ciò che lo poteva far credere, ciò che la impegnava sempre più. 1 Benché alcune volte in quelle circostanze, ella sentisse una manifesta ripugnanza all’impegnarsi da vantaggio, quantunque ella vedesse chiaramente che ciò 2 ch’ella stava per fare le rendeva più e più difficile, il retrocedere 3 pure il dire o fare il contrario l’avrebbe posta tutt’ad un tratto in una situazione cosi dura e cosi difficile, ch’ella non poteva né pure pensare di farlo. Ella era come chi trovandosi sur un ripido pendio, vedesse all’ingiù sotto di sé un picciol passo da farsi, e quindi un luogo di riposo, e, 4 volgendosi indietro per guardare 5 alla via che bisognerebbe fare per risalire vedesse il principio d’una erta lunga, dirotta, disastrosa. E la povera Geltrude non dava passo che per discendere. Ma siccome chi nuoce a se stesso nell’avvenire per timore di nuocersi nel momento presente, non vuol 6 mai confessare a se stesso tutto il male che si fa né darsi così tosto per perduto, e ad ogni male che si fa, si consola con l’idea d’un rimedio, così anche Geltrude aveva trovato 7 nella via che le restava da percorrere un momento di più forte speranza. Questo momento era quello dell’esame, che un ecclesiastico deputato dal vicario delle monache doveva fare della sua vocazione: esame nel quale ella si sarebbe trovata sola con lui, e nel quale ella 8 si teneva certa che qualche occasione si sarebbe 9 offerta per potere svilupparsi da quel laccio, se laccio era, e in ogni caso, di conoscere ella stessa più chiaramente il suo animo, di 10 deliberare 11 sulla sua scelta più posatamente, più sicuramente di quello che potesse fare coi parenti già 12 risoluti senza deliberazione, e coi suoi pensieri troppo agitati, troppo confusi, troppo inesperti per deliberare.
Il momento che Geltrude desiderava non senza qualche terrore, il Marchese lo affrettava con istanze, 13 perché, come 14 si è detto, egli era uomo esperimentato, e sapeva che a volere che un affare sia spicciato, bisogna muoversi; e il mo-