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216 | gli sposi promessi - tomo ii |
di qualche grossa semplicità di taluna di esse, che aveva molto dato da ridere. Il Marchese lasciava chiaccherare 1 il figlio, perché in questa faccenda egli aveva più da fare che da dire, e tutto ciò che gli risparmiava una occasione di discorso, lo toglieva da un impaccio: quanto alla Marchesa, malgrado i trabalzi che una carrozza di quei tempi dava in una strada di quei tempi, ella 2 dormiva saporitamente: cosa che non sorprenderà chi sappia che cosa vuol dire essere svegliato tre ore prima del solito, e per occuparsi in cosa indifferente.
La Marchesa fu desta dal rimbombo: 3 dell’atrio di casa, 4 e dall’improvviso fermarsi della carrozza. Scesi, e salite le scale, il Marchese intimò alla madre e alla figlia che prima del pranzo dovessero porsi in assetto per andar subito dopo a restituire la visita alle dame che avevano favorito la sera antecedente.
Detto e fatto: l’acconciatura, il pranso, 5 le visite si succedettero senza interruzione; e 6 la solita conversazione terminò la giornata. Dopo cena il Marchese pose in campo il discorso dei divertimenti che si dovevano 7 dare a Geltrude, e delle conversazioni dove ella aveva ad esser presentata come sposina. «Bisognerà pensare senza ritardo,» soggiunse egli, a scegliere 8 per Geltrude una madrina degna della nostra casa.» 9 La madrina, mio giovane lettore, era una dama incaricata di condurre la sposina ai divertimenti, alle conversazioni, di presentarla e di vegliare sovr’essa. Siccome il Marchese, 10 proferendo quelle ultime parole, 11 s’era voltato verso la Marchesa 12 come invitandola a proporre la dama che le fosse paruta più a proposito (atto per parentesi che il Marchese faceva rarissimo), la Marchesa 13 cominciò tosto: «Vi sarebbe...» «No no, interruppe il Marchese, la prima condizione 14 d’una madrina è ch’ella vada a genio della sposina; e benché l’uso universale e ragionevole dia questa scelta ai parenti, pure Geltrude ha tanto giudizio che merita
- ↑ Sic.
- ↑ era riuscita [ad] a prender sonno
- ↑ della carrozza
- ↑ quando la carrozza vi
- ↑ Sic.
- ↑ la sera
- ↑ case
- ↑ una madrina [per] per
- ↑ ed il suo servitore
- ↑ profere
- ↑ aveva
- ↑ quasi come se [le chiedesse] aspettasse ch’ella [facesse quale] proponesse
- ↑ tutta
- ↑ per
farsi beffa delle molte semplicità] e non le risparmiò la storia delle molte semplicità che aveva dell'una de