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Cap. II.
La Signora tuttavia. * 1
1 Le parole della Signora nel colloquio che abbiamo trascritto 2 non annunziavano certamente un animo ordinato e tranquillo; 3 eppure ella s’era studiata in tutto quel colloquio per comparire una monaca come le altre. Ma quando ella si trovò sola con Lucia, 4 ella si studiava tanto meno, quanto meno temeva le osservazioni di una giovane forese, di quelle d’un vecchio cappuccino. Quindi i suoi discorsi divennero sì stranj, 5 per una monaca singolarmente, che prima di riferirli è necessario raccontare la storia di questa Signora, e rivelare le passioni e i fatti che renderanno tale il suo linguaggio.
Questi fatti sono tristi e 6 straordinarj, e per quanto a quei tempi di funesta memoria fossero comuni molte cose che sarebbero portentose ai nostri, l’autorità di un anonimo non 7 avrebbe bastato a farci prestar fede a quello che siam per narrare: frugando quindi per vedere se altrove si trovasse qualche traccia di questa storia, 8 ci siamo abbattuti in una testimonianza la quale non ci lascia alcun dubbio. Giuseppe Ripamonti, Canonico della Scala, Cronista di Milano etc. scrittore di quel tempo, che per le sue circostanze
- ↑ Cancellato.