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capitolo xi - tomo ii. | 365 |
il trovarsi tra la necessità, o di negare la verità conosciuta o di acquistarsi un titolo brutto e odioso. E in verità noi vorremmo avere qualche autorità,1 qualche appicco, qualche entratura coi loro avversarj, per poterli pregare2 di3 provare soltanto con ragioni di fatto che quella opinione è falsa, e di lasciare da banda quel titolo affatto estraneo alla questione e fuori di proposito.4 E infatti, se fosse a proposito, dovrebbe applicarsi a tutti5 gli uomini di qualunque nazione sieno, i quali riconoscano che la loro possa6 essere stata coltivata con gli studj d’un’altra: ora noi non applichiamo generalmente questa misura; poiché quando troviamo negli scritti d’un francese quella opinione che la Francia barbara, incolta abbia ricevuta la luce delle lettere per mezzo dei grandi scrittori d’Italia, noi non7 chiamiamo quella opinione una ingiuria fatta da quegli scrittori alla loro patria, ma una generosa confessione del vero; non gli chiamiamo cattivi cittadini, ma uomini8 veggenti, candidi, imparziali.9 Ricordiamoci adunque che10 l’adoprar peso e peso, misura e misura, è cosa abbominevole;11 e siamo coi nostri così giusti e indulgenti come siamo con gli stranieri: senza pregiudizio però, giova ripeterlo, delle buone ragioni, che si potranno dire quando a Dio piaccia, per provare a questi nostri che pigliano un granchio.
12Per vedere una volta quale di queste due opinioni sia la più ragionevole, bisogna esaminare due gran fatti, o due serie di fatti. La prima: in che consistesse principalmente13 la corruttela delle lettere nel seicento se questa corruttela sia stata una deviazione forzata14 dalla via tenuta nel cinquecento, quali idee si siano perdute, quali pervertite da un secolo all’altro; giacché la corruttela delle lettere non può essere altro che smarrimento o pervertimento d’idee, a meno che non si voglia ammettere una letteratura, che non sia composta d’idee. L’altra: quali,15 dopo quella abbominazione del seicento, siano state le idee introdotte negli scritti italiani, le quali hanno riprodotta16 una letteratura ragionevole e splendida, hanno17 avvertita l’Europa che le lettere in Italia non
- ↑ veste per sorgere
- ↑ di lasciare da banda questo titolo affatto estraneo alla questione
- ↑ convincere
- ↑ Infatti se fosse ragionevolmente meritato
- ↑ coloro i quali
- ↑ aveva imparato
- ↑ chiamiamo
- ↑ onesti
- ↑ Ora un
- ↑ aver
- ↑ e siamo
- ↑ Per [decidere una] risolvere (lacuna)
- ↑ il pervertimento
- ↑ o subitanea
- ↑ all’abbominio
- ↑ Variante ricreata
- ↑ avvertita l’Europa